A.A.A. CERCASI DATORE DI LAVORO SERIO E RAGIONEVOLE
lunedì, febbraio 10, 2014
So bene quanto sia
delicato parlare di lavoro in questo periodo, quindi questo mio articolo, come
del resto tutti i miei articoli, vuole essere leggero, farvi un po’ di
compagnia e soprattutto non urtare la sensibilità di chi, come me, un lavoro
ancora non ce l’ha.
Immaginate se
potessimo fare noi per una volta una selezione per scegliere il datore di
lavoro perfetto. Io ne vorrei uno comprensivo, umile, intelligente, capace di
apprezzare e riconoscere il mio lavoro anche economicamente.
Un sogno starete
pensando, del resto come darvi torto! Eppure qualche cosa comincia a cambiare.
In queste ultime settimane viene trasmesso su Rai 2 un nuovo programma, BOSS IN
INCOGNITO, presentato da Costantino delle Gherardesca. In ogni puntata un
imprenditore si fa assumere in incognito come dipendente dalla propria società.
Reso ovviamente irriconoscibile grazie a trucco e parrucco, documenterà le
giornate di lavoro svolte come dipendente per una settimana.
Una volta tornato
al suo ruolo ufficiale, il boss convocherà i suoi dipendenti rivelando la sua
identità.
Ora, se accadesse a
voi una cosa del genere come reagireste? Immaginate che arrivi da voi un nuovo
collega, che vi chieda costante supporto perché nuovo all’interno dell’azienda,
che voglia sapere anche cosa ne pensate del vostro capo. Riuscireste ad essere
pazienti, ma soprattutto cosa direste mai del vostro capo?
Io probabilmente
sarei sincera con il “falso collega”, creerei un rapporto di squadra, aiutandolo
ad ambientarsi al meglio. Ma poi una volta svelata la vera identità del
collega, quale sarebbe la mia reazione?
Con il lavoro si
scherza poco, è una questione di dignità e di sopravvivenza. Certo, è stato
commuovente durante la prima puntata vedere quando il boss ha svelato la
propria identità ai suoi dipendenti, e ha dato loro la possibilità di passare a
dei contratti lavorativi degni di questo nome. Perché alla fine chi lavora
sodo, nel rispetto degli altri, senza sgomitare, viene sempre ricompensato.
Mi piace credere
che da qualche parte queste cose possano accadere davvero, il lieto fine è
sempre ben accetto.
Se invece vi
interessa un altro tipo di approccio, quello dove devi far vedere quanto vali
prevalendo su tutti, su cielo dal mese scorso viene nuovamente trasmesso il
talent show THE APPRENTICE. Qui degli aspiranti uomini d’affari devono superare
delle prove manageriali per poter lavorare alle dipendenze del boss per almeno
un anno con uno stipendio a sei cifre.
In Italia il boss è Flavio Briatore.
Due candidati
vengono eliminati già dalla prima puntata, mentre gli altri 14 rimasti (7
uomini e 7 donne) vengono divisi in due squadre. La squadra che vince la prova
scelta dal boss avrà come premio un momento di svago, mentre quella perdente
dovrà sostenere un duro colloquio con il boss, durante il quale uno del gruppo
dovrà abbandonare la gara. Soltanto uno sarà il fortunato vincitore ed avrà
questa grande opportunità.
Io preferisco la
filosofia del primo programma, nonostante l’alto rischio di fare delle gaffe,
perché credo che a ciascuno di noi possa scappare qualche piccola cattiveria
sul proprio capo.
Voi invece che tipo
di colleghi siete, fate squadra oppure preferite lavorare in solitudine?
Avete mai seguito
uno di questi programmi?
Il lavoro è un bene
prezioso, e chi ha la fortuna di averlo, brutto e pesante quanto sia, spero che
se lo tenga stretto. Per chi invece un lavoro non ce l’ha, auguro con tutto il
cuore di trovarne presto uno.
Al prossimo
articolo,
Carly Rainbow
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